L’evoluzione del mondo del lavoro è strettamente connessa con i mutamenti tecnologici e digitali, i cambiamenti sociali e ideologici, e le necessità nascenti. In un panorama così complesso, capire quali sono le professioni del futuro non è certo semplice, in quanto in qualsiasi momento potrebbe verificarsi un nuovo, drastico cambio di direzione, eppure risulta fondamentale sia per i giovani che devono decidere quale percorso formativo seguire sia per chi si prepara a reinventarsi al fine di non essere tagliato fuori.
Per fare il punto della situazione, è possibile prendere in considerazione studi e indagini di settore. Tra questi, uno dei più importanti e maggiormente citati è il report del World Economic Forum relativo al futuro dell’occupazione. Nell’edizione 2023, viene posto l’accento, in modo particolare, sull’impatto che avranno, da qui al 2027, nuove tecnologie, digitalizzazione e transizione ecologica sul panorama occupazionale.
Qualche dato estrapolato dal report
Prima di andare alla scoperta dei lavori del futuro, può risultare utile dare uno sguardo ad alcuni dati dei presenti nel rapporto del WEF.
Tanto per cominciare, viene posto l’accento sul fatto che, entro i prossimi tre anni, ben il 23% dei posti di lavoro potrebbero cambiare, portando, da un lato, all’eliminazione di 83 milioni di posti e, dall’altro, alla creazione di 69 milioni di nuovi posti.
Tra le tecnologie e le skill associate che avranno il maggiore impatto nella trasformazione del mercato occupazionale, i big data occupano il primo posto e potrebbero portare a un aumento di circa il 30% dei posti di lavoro e delle professioni a essi correlate. Anche l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo molto importante, tanto che, sulla totalità delle imprese intervistate, il 42% ha indicato tra le priorità la formazione dei dipendenti nell’uso non solo dei big data, ma anche, per l’appunto, dell’Intelligenza artificiale.
Per quanto riguarda la transizione green, il suo impatto sul panorama occupazionale potrà portare a una maggiore richiesta di figure specializzate come gli ingegneri delle energie rinnovabili e dei sistemi di energia solare. Non mancheranno, secondo il report, opportunità anche per i professionisti della protezione ambientale e gli specialisti della sostenibilità, i quali potranno contare su una crescita rispettivamente del 34 e del 33% dei posti di lavoro.
La maggiore spinta in avanti in termini di numero effettivo di nuovi posti di lavoro riguarderà però altri due settori, ossia quello dell’istruzione, il quale potrebbe portare a 3 milioni di nuovi posti di lavoro, e quello dell’agricoltura. In questo secondo settore, tra le figure più ricercate rientreranno operatori di macchine agricole, cernitori e selezionatori.
Quali sono le professioni del futuro
Entriamo ora nel vivo del nostro articolo e andiamo a scoprire quali potrebbero essere le professioni più richieste nei prossimi anni.
Data scientist
Tra i ruoli professionali che hanno a che fare con i big data e che conosceranno il maggiore sviluppo nei prossimi anni, ne spicca uno in particolare: il data scientist. Esperti nell’organizzazione e nell’interpretazione dei dati, sfruttano tecniche avanzate di machine learning, statistica, analytics per fare previsioni destinate a favorire la crescita d’impresa attraverso migliori processi decisionali.
La figura del data scientist risulta utile nella grande maggioranza dei settori e permette di prendere decisioni mirate, basate su dati concreti, nell’ambito del marketing, della produzione, dello sviluppo e via dicendo.
Machine learning specialist
Il panorama attuale, caratterizzato da un rapido sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e da una sua massiccia diffusione in tantissimi ambiti, lavorativi e non, porta a prevedere che, nei prossimi anni, le professioni a essa legate saranno tra quelle che offriranno le maggiori opportunità. Tra le figure più ricercate rientreranno probabilmente i machine learning specialist, ossia ingegneri informatici – o soggetti che abbiano seguito una formazione affine – che si occupano della progettazione e dello sviluppo di complessi algoritmi che consentano alle macchine di apprendere nuove competenze o nozioni attraverso i dati e l’esperienza, e di migliorare.
Artificial Intelligence ethicist
Altro lavoro del futuro che ha a che fare con l’AI è l’Artificial Intelligence ethicist. In un mondo sempre più inclusivo, questo professionista si occupa dell’impatto che l’intelligenza artificiale può avere, anche a livello morale, sulla società.
Tra i suoi compiti rientrano la creazione di linee guida per un uso etico e consapevole dell’AI, la prevenzione, nei sistemi di AI, di bias cognitivi e pregiudizi, la valutazione dell’etica e dell’impatto dei sistemi presenti e via dicendo.
Cybersecurity Specialist
Il rapido sviluppo di nuove tecnologie e la digitalizzazione richiedono già oggi una grande attenzione nei confronti della sicurezza informatica, la quale mette costantemente a rischio dati e privacy degli utenti. È per questo motivo che, tra le professioni del futuro, non è possibile non includere quelle legate alla cybersecurity.
Gli specialisti in sicurezza informatica, sempre aggiornati sulle nuove normative, si occupano della protezione delle informazioni, dei dati e delle reti attraverso lo sviluppo di sistemi di sicurezza, l’analisi delle vulnerabilità, la gestione di minacce e attacchi e via dicendo.
Sustainability specialist
La crescente attenzione nei confronti della sostenibilità aziendale permette di includere, tra le professioni del futuro, anche il sustainability specialist, lo specialista della sostenibilità. Tra le mansioni delle quali si occupa questa importante figura rientrano lo sviluppo e l’implementazione di strategie volte a migliorare e aumentare la sostenibilità dell’impresa per la quale lavora. Oltre a questo, può occuparsi del monitoraggio delle performance e dell’analisi dell’impatto che l’impresa ha sull’ambiente e sulla società.
Agricultural equipment operators
Come visto nel report WEF, il settore agricolo è tra quelli destinati a offrire il maggior numero di posti di lavoro entro i prossimi anni. Ma quali sono le professioni del futuro in questo settore?
Tra le tante, è possibile citare quella dell’agricultural equipment operator, un professionista specializzato nella manutenzione, nel controllo e nella conduzione di macchinari agricoli come aratri, trattori, mietitrebbie, anche di ultima generazione, nonché attrezzature per la raccolta dei prodotti agricoli.
E-commerce manager
Dalle professioni del futuro non si possono escludere quelle legate al commercio online e agli e-commerce, i quali stanno conoscendo un forte sviluppo. In particolare, potrà giocare un ruolo decisivo la figura dell’e-commerce manager, professionista specializzato nel coordinamento e nella gestione di attività di vendita tramite web, nonché nell’elaborazione di strategie mirate.
Quali sono i lavori del futuro nel settore green
Quando si parla di lavori “green”, si fa riferimento a tutte quelle professioni che, in un modo o in un altro, tendono a d avere un impatto positivo sull’ambiente e sul pianeta o, più in generale, a preservarli attraverso azioni mirate e scelte consapevoli.
Tra le professioni del futuro, è possibile includerne numerose che riguardano questa vasta categoria. L’aspetto più interessante – tanto per i giovani che devono costruire da zero la propria carriera professionale quanto per chi l04avora già da lungo tempo e necessità di reinventarsi – riguarda il fatto che alcune di queste non richiedono l’ottenimento di una laurea. Oltre a ciò, in molti casi non si tratta di professioni totalmente nuove, ma semplicemente di vecchie carriere rivisitate in chiave moderna e green.
A titolo d’esempio è possibile citare gli installatori di impianti di energia rinnovabile, gli esperti di smart city, i giuristi ambientali, i venditori di prodotti ecosostenibili e persino cuochi e verniciatori green e sostenibili.
Professioni del futuro: settore sanitario e servizi alla persona
Sanità e servizi alla persona saranno, con ogni probabilità, settori che, anche nel futuro, potranno offrire numerose opportunità dal punto di vista lavorativo. Per quanto riguarda le professioni di domani, accanto a quelle “evergreen” – tra le quali è possibile includere quelle legate all’erogazione di servizi assistenziali e di coaching, al settore del benessere, nonché i medici e gli infermieri – è possibile includere tutte quelle connesse all’uso delle nuove tecnologie e dell’AI, come esperti in telemedicina e specialisti che sappiano utilizzare gli apparecchi più innovativi e di ultima generazione.
Tra i tanti professionisti del domani è possibile indicare, a titolo d’esempio, l’analista di dati biometrici, uno specialista in grado di utilizzare nel modo più performante possibile i dispositivi e le tecnologie a sua disposizione per raccogliere i dati e analizzarli. Oltre a questo, deve essere in grado di garantire la sicurezza del trattamento dei dati secondo le norme vigenti.
Altre professioni del futuro
Le professioni che, in un prossimo futuro, potranno rientrare tra le più richieste non si fermano certo qui. Per quanto riguarda quelle più specialistiche è ad esempio possibile citare:
- l’ingegnere robotico: figura che si occupa della progettazione, dello sviluppo e della manutenzione di robot basati su tecnologie sempre più avanzate e destinati ai più svariati settori, da quello industriale a quello medico;
- il fintech engineer: professionista in grado di applicare le tecnologie ingegneristiche al settore fintech al fine di progettare e sviluppare soluzioni come piattaforme per pagamenti, strumenti per il trading, app di internet banking sempre più sicure e performanti
- lo specialista della transizione digitale: figura in grado di analizzare i bisogni dell’azienda ed elaborare un piano di digitalizzazione personalizzato, implementando i nuovi strumenti e occupandosi della formazione dei dipendenti.
Altre figure specializzate che potranno essere molto richieste in futuro sono il cloud architect, lo smart home designer, il business intelligence analysts e il CRM specialist. Non mancherà poi posto per esperti di marketing digitale, programmazione, social media manager e digital sales.
Quali lavori saranno meno richiesti nel futuro?
A fianco ai lavori del futuro, si collocano i lavori che, un domani, sono destinati a offrire un numero minore di posti di lavoro o, nella situazione peggiore, a scomparire del tutto. Anche in questo caso, comprendere quali sono è fondamentale sia per i giovani sia per chi ha già anni di esperienze lavorative alle spalle. I primi potranno infatti evitare di compiere scelte sbagliate a livello formativo, gettando via anni in un percorso destinato a non portarli da nessuna parte; i secondi, da parte loro, potranno prendere consapevolezza del futuro del loro mestiere e, se necessario, acquisire nuove competenze per ricollocarsi.
In linea generale, è possibile includere in questa categoria tutte quelle attività che potranno, nel medio o lungo periodo, essere compiute dalle macchine in modo qualitativamente adeguato. Tra i tanti lavori senza futuro potrebbero rientrare quelli svolti da cassieri, camerieri, data entry, addetti all’assistenza clienti, articolisti, autisti e molti altri.
Quali saranno le competenze più richieste?
Per organizzare al meglio la propria carriera lavorativa, non è sufficiente domandarsi quali sono i lavori del futuro, ma è importante capire anche quali saranno le competenze più ricercate.
Quando si parla di competenze, non bisogna pensare solo alle cosiddette hard skill, ossia quelle prettamente tecniche e fondamentali per portare a termine con successo un compito, ma anche alle soft skill. Queste ultime sono sempre più apprezzate dai datori di lavoro, in quanto permettono loro di poter contare su dipendenti non solo preparati, ma anche capaci di portare risultati.
È ancora una volta il report del World Economic Forum che ci fornisce un elenco delle competenze più ricercate in ambito lavorativo, ponendo ai primi due posti il pensiero analitico e il pensiero creativo, seguiti da tre skill di autoefficacia, ossia resilienza, agilità e flessibilità.
Subito dopo troviamo motivazione e self-awareness, ossia autocoscienza, quindi curiosità e lifelong learning, ovvero l’apprendimento permanente. Vengono quindi l’alfabetizzazione tecnologica, l’affidabilità e l’attenzione ai dettagli.
A chiudere la lista troviamo infine l’empatia, l’ascolto attivo, la leadership, l’influenza sociale e, per finire, il controllo di qualità.
Per quanto riguarda le hard skill, è necessario tenere conto del tipo di attività che si andrà a svolgere, in quanto queste sono molto variabili. Tra quelle che, in linea generale, potranno tornare utili nella maggior parte dei casi rientrano l’uso di software di intelligenza artificiale e la conoscenza delle lingue.
Quali possono essere le lauree più adatte a prepararsi a un modo del lavoro in continua trasformazione?
Molti lavori del futuro richiedono il conseguimento di lauree specialistiche. Tra quelle maggiormente in grado di offrire interessanti sbocchi occupazionali rientrano, in primo luogo, le lauree in ingegneria e, in particolare, quelle in:
- ingegneria informatica;
- ingegneria robotica e dell’automazione;
- ingegneria industriale;
- ingegneria elettronica.
A fianco a queste lauree si collocano quelle in statistica – utile soprattutto per chi desidera lavorare con i big data –, scienze ambientali e sostenibilità, medicina, scienze infermieristiche.