Allevamento a terra: come funziona e contributi per allevamento galline ovaiole a terra

L’allevamento a terra del pollame è una scelta etica e sostenibile che offre agli animali maggiore libertà di movimento rispetto agli allevamenti intensivi. Si tratta di un metodo di allevamento che risponde alle crescenti richieste dei consumatori per pratiche rispettose del benessere animale, migliorando l’immagine aziendale e creando nuove opportunità di mercato, promuovendo così un modello agricolo più in linea con i valori attuali.

Che cosa si intende per allevamento a terra

L’ allevamento galline ovaiole a terra è un sistema che offre ai polli l’opportunità di vivere in spazi ampi e chiusi, consentendo loro di muoversi liberamente. A regolamentare questa modalità di allevamento sono le normative europee introdotte nel 2017, che stabiliscono precise linee guida per il benessere degli animali, assicurando che possano esprimere comportamenti naturali come il movimento e il foraggiamento. In particolare, per le galline ovaiole, la direttiva 1999/74/CE dispone una densità massima di 9 capi per metro quadrato, affinché ogni animale abbia spazio sufficiente per il proprio benessere. In più, tali norme sottolineano l’importanza di garantire agli animali un accesso continuo al pascolo, preservandoli al contempo da predatori e condizioni climatiche sfavorevoli.

I vantaggi

Scegliere l’allevamento a terra permette di ottenere molteplici vantaggi, tra cui:

  • Benessere animale: Allevare polli a terra offre loro maggiore libertà di movimento, permettendo di esprimere comportamenti naturali come il beccare, il grattarsi e curarsi del proprio piumaggio. Questi comportamenti contribuiscono al benessere fisico e psicologico degli animali, riducendo lo stress che può derivare dalla vita in gabbia.
  • Qualità superiore del prodotto: Le uova e la carne prodotte da polli allevati a terra tendono ad avere una qualità superiore. Il pollame che ha accesso a una dieta più varia e naturale produce prodotti con un migliore profilo nutrizionale, sapore più ricco e consistenza più piacevole rispetto agli animali confinati in gabbie.
  • Riduzione del rischio di malattie: Il sistema a terra riduce l’incidenza di malattie poiché gli animali non sono ammassati in spazi ristretti. La maggiore libertà di movimento e l’ambiente meno stressante aiutano a limitare la diffusione di patogeni, contribuendo anche a rafforzare il sistema immunitario dei polli.
  • Sostenibilità ambientale: L’allevamento a terra può essere più sostenibile rispetto agli allevamenti intensivi in gabbia. Il miglioramento della gestione degli spazi e delle risorse, come il pascolo o l’alimentazione diversificata, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle strutture agricole.
  • Vantaggi economici: Sebbene l’allevamento a terra richieda investimenti iniziali maggiori (che è possibile ammortizzare grazie ai contributi per allevamento galline ovaiole a terra) i benefici in termini di qualità del prodotto e salute animale possono portare a una maggiore domanda e prezzi più alti per le uova e la carne prodotte, aumentando la redditività a lungo termine per gli allevatori.

Come aprire un allevamento a terra

Prima di avviare un allevamento di galline ovaiole, è necessario seguire alcuni passaggi burocratici. Per prima cosa, bisogna presentare la documentazione richiesta dalle normative locali, che possono variare a seconda della regione. Un utile punto di riferimento è la sezione locale di Coldiretti, dove ottenere informazioni dettagliate sull’iter. Inoltre, occorre aprire una partita IVA e le posizioni INPS e INAIL per i contributi previdenziali e la protezione contro gli infortuni sul lavoro. Un altro passo fondamentale è ottenere l’autorizzazione igienico-sanitaria dall’ASL. In caso di mancanza di fondi, esistono dei contributi per allevamento galline ovaiole a terra e finanziamenti agevolati destinati a giovani, donne e disoccupati, solitamente su base regionale.

F.A.Q

Quanto si guadagna con un allevamento di galline ovaiole?

Il fatturato di un allevamento di galline ovaiole può variare a seconda di diversi fattori, come la dimensione e le capacità produttive dell’attività.

In genere, le piccole strutture che generano circa 30.000 euro mentre i grandi allevamenti possono addirittura superare i 300.000 euro.

Si possono tenere galline senza partita IVA?

Un’azienda agricola oppure un agriturismo può gestire allevamenti di circa 20 galline ovaiole ed uno o due galli. Un cittadino privato, invece, ha il permesso dall’ASL di possedere fino a 10 galline senza bisogno di autorizzazioni specifiche.

Come vendere le uova?

Per vendere le uova, non è necessario apporvi il codice del produttore, purché il nome e l’indirizzo del produttore siano chiaramente visibili nel punto vendita o comunicati all’acquirente nel caso di vendita porta a porta. Inoltre, deve essere indicata la data di produzione delle uova sullo stesso cartello informativo.

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